ETIOPIA: CONFERENZA SUI MANOSCRITTI ANTICHI AFRICANI

Una conferenza internazionale riunirà nella capitale etiope (Addis-Abeba, 17-19 dicembre 2010) i maggiori esperti sulla salvaguardia degli antichi manoscritti africani. L'Africa occidentale e il Corno d'Africa sono di gran lunga i più ricchi in manoscritti che vanno dal VII al XIX secolo.

Si tratta di un’iniziativa dell’ONG Aide Transparence (specializzata in analisi delle politiche culturali, economiche e sociali), in collaborazione con diverse istituzioni che si occupano della conservazione degli antichi manoscritti, oltre ad università, musei africani, biblioteche e centri di ricerca. La conferenza si avvale dell’appoggio finanziario (generoso) e strategico della Fondazione Ford.

Aide Transparence aveva già tenuto a Dakar, dal 20 al 23 aprile 2008, una riunione regionale (biblioteconomisti, bibliofili e bibliotecari, conservatori, ricercatori) per preparare questa conferenza che esaminerà anche i problemi della gestione e dell’analisi degli antichi manoscritti.

La maggior parte di questi testi si trova in condizioni disastrose e richiede pratiche specialistiche in vari campi: conservazione, prevenzione, codicologia, registrazione di microfilm, catalogazione e trattamento dell’informazione, gestione delle biblioteche, educazione della popolazione, formazione di studenti e ricercatori. Basti pensare che, fino a poco tempo fa, gli antichi manoscritti di Timbuctù erano stati quasi dimenticati dalla comunità internazionale.

I lavori saranno concentrati su tre temi:

1) conservazione (esame delle collezioni, catalogazione, restauro, reperimento, strumenti d’informazione, ruolo delle autorità locali, diritti di proprietà intellettuale)

2) ricerche (translitterazione e analisi dei contenuti dei testi)

3) finanziamenti (rafforzamento di capacità economiche durevoli)

Fanno parte del gruppo di contatto di alto livello le seguenti personalità:

• Youssef Ziedan, direttore del Centre et Musée des manuscrits (Alessandria, Egitto)

• Abla Abd El Salam, direttore generale della Conservation du Musée égyptien (Il Cairo, Egitto)

• Demeke Berhane, direttore della Section des manuscrits de l’Institut d’études éthiopiennes (Addis-Abeba, Etiopia)

• Abdel Kader Haidara, direttore Savama-DCI di Tombouctou (Mali)

• Ahmed Chokri, storico de l’Institut des Etudes africaines, Rabat (Marocco)

• Benebine Ahmed Chaouqui, direttore della Bibliothèque royale, le Palais Royal, Rabat (Marocco)

• Moulaye Hassane, direttore dei manoscritti, IRSH Mohamed Moumouni, Niamey (Niger)

• Mahmoud Hamane, storico, direttore di Arewa House, Ahmadu Bello University, Kaduna (Nigeria)

• Habib Sy, direttore di Aid Transparency, Dakar (Senegal)

Contemporaneamente sarà inaugurata, il primo giorno, 17 dicembre 2010,  un’esposizione internazionale sugli antichi manoscritti africani (dall’antichità al XIX secolo) e i sistemi endogeni di scrittura in questo continente, falsificando così l’ipotesi secondo la quale l’Africa non avrebbe mai prodotto propri documenti scritti. La mostra sarà itinerante e viaggerà in tutto il mondo: Brasile, Cina, Egitto, Francia, Ghana, Gran Bretagna, Giappone, Liberia, Mali, Mauritania, Nigeria, Sierra Leone, Senegal, Sudafrica, Stati Uniti.

L’esposizione sarà così articolata:

    1) Evoluzione dei sistemi di scrittura africani: graffiti rupestri, pitture                rupestri, pergamena, papiro, carta

    2) Presentazione dei manoscritti antichi di un grande numero di paesi                africani, da 4.000 anni fa al XIX secolo

    3) Presentazione di originali o di copie di manoscritti antichi, di fotografie          e oggetti d’arte africana

    4) Dimostrazione delle competenze calligrafiche di artigiani copisti

    5) Vendita di copie di antichi manoscritti e di testi  rari, forniti dai                    partecipanti e da biblioteche private, e degli ultimi libri pubblicati                  sull’argomento e sulla storia dell’Africa.

 

 

 

Biblioteca sahariana

Eritrea: monastero copto, geloso custode dei manoscritti

Mauritania: un antico manoscritto

Antichi caratteri cufi

Pagine di un Corano

 

Un notabile di Timbuctù mostra un manoscritto del "tesoro" della sua famiglia, tramandato per secoli.

 

 

 

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