Il britannico The Daily Telegraph accusa il governo regionale delle isole Canarie di violare i piani di protezione delle specie in via di estinzione, mentre gli ecologisti chiedono l’intervento del governo centrale di Madrid, e definiscono un crimine il piano regolatore che mette a rischio centinaia di specie di piante e animali uniche al mondo.
In effetti le eccezionali caratteristiche biologiche e geologiche e l’evoluzione dell’habitat di questo arcipelago vulcanico situato al largo della costa nord-occidentale dell’Africa hanno affascinato 200 anni fa Charles Darwin, e continuano ad attirare numerosi studiosi. Eppure nelle Canarie è stato approvato un disegno di legge che prevede di dimezzare il numero di specie protette, e vaste aree, inizialmente escluse dallo sviluppo urbanistico, potrebbero ottenere concessioni edilizie e l’autorizzazione per la costruzione di nuove case e campi da golf. Fino ad oggi proprio l’esistenza di alcune specie protette di uccelli (come l’upupa, Upupa epops) ha impedito lo sviluppo edilizio nelle zone del loro habitat naturale. Ma il nuovo disegno di legge ne minaccia la sopravvivenza, tanto più che negli ultimi anni il loro numero si è considerevolmente ridotto nonostante l’inserimento nel Catalogo delle Specie Protette. Da tale lista, ricca di 4000 specie e sotto-specie, sono state tolte 226 specie, riclassificate 131, mentre 94 sono diventate protette solo parzialmente, e gli uccelli che nidificano nelle foreste di conifere sono rimasti meno di 300.
Così l’ottarda ventre nero o ùbara (Chlamydotis undulata fuertaventurae), simbolo dell’isola Fuertaventura, non risulterà più essere un uccello in “via di estinzione”, bensì una specie “vulnerabile”. E così per tanti altri animali rari e per una flora endemica preziosa. Sono in pericolo il falco pescatore (Pandion haliaetus), Il fringuello blu delle Canarie (Fringilla teydea) isolato in piccole nicchie della Gran Canaria e del vulcano Teide di Tenerife, un raro mollusco gasteropode, varie alghe marine. Sarà privata di protezione anche una cavalletta gigante, Acrostira euphorbiae, giudicata “nociva” solo perché vive in un territorio dell’isola di La Palma dove sarà realizzato un campo da golf. Il turismo può dunque sconfiggere la biodiversità?
La comunità scientifica di queste isole spagnole dell’Atlantico si è dunque fatta parte attiva per esercitare una pressione politica non solo a Madrid, ma anche al Parlamento europeo, poiché il progetto sarebbe in violazione della legislazione comunitaria in merito alla protezione delle specie in via d’estinzione.
Estratto dall’articolo di Fiona Govan (Madrid), pubblicato sul sito web del Daily Telegraph, 8 dicembre 2009. http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/spain/6762090/Outrage-at-plans-to-end-protection-of-Canary-Island-species.html