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L'Associazione Transafrica di Firenze (Via Fiume,11- 50135 - Telefono e Fax 055 430420 - www.associazionetransafrica.org ) informa:

"Insieme alla Biblioteca delle Oblate anche quest'anno proponiamo un breve ciclo d'incontri sull'Africa, sulla sua attualità e la sua cultura. Conoscere, conoscersi, per rimuovere pregiudizi reciproci. Anche quest'anno il nostro contributo. Un anno fa, presentando i nostri incontri, ci auguravamo che l'esplosione di violenza che si profilava in Mali non avvenisse. Ma purtroppo, puntualmente, la guerra è scoppiata e proprio nei luoghi dove realizziamo i nostri progetti di cooperazione.

E dunque il 2012 ha visto la nostra associazione impegnata in progetti realizzati in luoghi diversi da quelli a noi cari del Nord del Mali. Lì la guerra ha scacciato nomadi e sedentari, tuareg e songhai, peul e bambara, e inevitabilmente gli europei, amici o nemici che fossero. Il nomadismo forzato ci ha fatto cooperare con partner di altri stati africani. Nel vicino Niger amici tuareg ci hanno convinto a collaborare con loro su progetti del tutto simili a quelli realizzati non molto lontano da lì con i loro fratelli maliani. Un progetto con musicisti etiopi ci ha ricordato di quanto sia bello questo paese, di quanto ci sarebbe da visitare e, per noi italiani, di quanto ci sarebbe da non dimenticare. Dal gennaio 2012 il Mali ha visto una nuova rivolta tuareg, la dichiarazione d’indipendenza dell’Azawad, il golpe militare a Bamako, gli islamisti prendere il controllo del nord del paese. E infine, fatto degli ultimi giorni, l'intervento militare francese. E c’è anche un punto di vista berbero."

Così, gli incontri Transafrica 2013 iniziano venerdì 18 gennaio 2013 (ore 17,30-19,30), sempre alla Biblioteca delle Oblate, Sala Conferenze – piano terreno -Via dell’Oriuolo, 26 – FIRENZE), con la conferenza sul Mali (un anno dopo la rivolta tuareg). A cura di Vermondo Brugnatelli, Professore Associato dell' Università di Milano Bicocca e Presidente dell'Associazione Culturale Berbera, e di Francesco Strazzari, Professore Associato alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.

Il Mali in fiamme (foto M.C.G.)

Venerdì 15 febbraio 2013 (17,30-19,30) è in scena la Dancalia, dove lava e sale combattono da milioni di anni un'aspra battaglia. La profonda depressione tettonica africana ai margini del mar Rosso viene illustrata da Andrea Semplici, viaggiatore, giornalista e fotografo, autore del libro: "Dancalia:camminando sul fondo di un mare scomparso" (Editore:Terre di mezzo, 2012). “Ho voluto scrivere questo libro attorno alla Dancalia", afferma Semplici. "Nessuna committenza. Volevo compiere un gesto di gratitudine per una terra che mi ha socchiuso le sue porte. Volevo dire degli Afar. Sono in debito con loro. Soprattutto volevo raccontare della diversità, la diversità assoluta che ci separa da questa gente e dal luogo dove vive. Volevo che le diversità, la nostra e la loro, si guardassero. Si accettassero l’una con l’altra. Solo in questa accettazione le diversità possono convivere”

Depressione della Dancalia (territorio degli Afar) nella cartina geografica di Eritrea e Etiopia

Dimensioni 466 × 599 pixel.MODIS satellite image of the Afar depression and surrounding area. (26 maggio 2002-Fonte http://visibleearth.nasa.gov/view_rec.php?id=3187 Autore:Jacques Descloitres, MODIS Land Rapid Response Team, NASA/GSFC

Venerdì 15 marzo 2012 (17,30-19,30) la rivista quadrimestrale on-line "ERODOTO 108: viaggiare in Africa e non solo" viene presentata dai redattori Marco Turini e Emiliano Rolle ... perchè "il viaggio non si riferisce contestualmente solo a luoghi lontani ed esotici, ma è ambientato anche nei nostri quartieri, nelle nostre città e soprattutto nei nostri cuori".

Venerdì 19 aprile 2012 (21,00-23,00), un evento in collaborazione con l'Associazione Mondo Tuareg di Pordenone: "Dal Niger all'Italia". Haddou racconta la propria esperienza d'immigrazione dal deserto di Agadez alle fabbriche di Pordenone. Nel corso della serata proiezione del film documentario "Solo andata: il viaggio di un tuareg" di F.Caramaschi (2010-durata 52 minuti).

I due progetti in NIGER: AZZEL, una scuola, un orto. La possibilità di coltivare un orto per integrare con le vitamine della frutta e verdura fresca la povera dieta dei ragazzi che frequentano le scuole di brousse (savana). Servono una motopompa, un bue, tre mesi di salario di due contadini, sementi, attrezzi.

TCHINTABORAK / NIAMEY, una casa di accoglienza per studenti del villaggio di Tchintaborak che si spostano a mille chilometri di distanza da casa per frequentare le scuole superiori. Ospiti in una città africana che appare loro come una megalopoli a confronto dei piccoli villaggi del deserto dai quali provengono. Servono i soldi per l’affitto di una piccola casa in banco (fango), per i materassi, per il cibo, per tante altre piccole cose e anche per una “zietta” che venga a cucinare i poveri ma laboriosi pasti.