Attilio Gaudio
Gaudio e il deserto
Come spiegare il legame profondo tra Attilio Gaudio e il deserto? E come lo ha definito?
Metafora della vita, il deserto. Infinito rincorrersi di sabbia, polvere, ciottoli e pietre, oceano di barcane, arcipelago di nude colline, è il regno del vento. Sembra immobile, ma è in continua trasformazione. Metafora della morte, il deserto: il deserto è silenzio.
Manoscritti del Sahara
MALI, CHE FUTURO ?
25 Febbraio 2013- Non si sa ancora nulla di sicuro sul destino dei manoscritti di Tombouctou. Però si ha notizia di un salvataggio avventuroso organizzato al Centro Ahmed Baba dal professor Abdoulaye Cissé insieme all'addetto alla sicurezza, Abba Alhadi, a partire dal 30 dicembre 2012 (booksblog.it/post/39801). Nascosti in sacchi di iuta usati normalmente per il grano, 28.000 rotoli di pergamene sono stati trasportati in due notti, su carri trainati da asini, fino al fiume Niger, poi su imbarcazioni dirette a Mopti (la prima città ancora sotto il controllo governativo) e infine messi al sicuro a Bamako.
Tombouctou, manoscritti in cenere?
11 febbraio 2013 - Qual è la sorte dei preziosi manoscritti del deserto? Le notizie sono contrastanti. Mentre le truppe francesi e maliane sono arrivate il 28 gennaio a Tombouctou e il 30 gennaio a Kidal, 1.500 chilometri a nord-est di Bamako, sono ripresi i combattimenti nella citta' di Gao (11 febbraio 2013- notizia ASCA-AFP).
2012, Timbuctu e Manoscritti in pericolo
9 luglio 2012
La "nuova geografia" della regione. L'Azawad, nel nord del Mali, ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza il 6 aprile 2012(Fonte: www.temoust.org)
Nel 1973 Attilio Gaudio scriveva: “Tombouctou, la mystérieuse et légendaire cité du désert, retrouve son rôle historique de métropole culturelle de l’Afrique musulmane au Sud du Sahara grâce à l’impulsion donnée par l’Unesco et par l’Institut de Sciences Humaines du Mali. A cette coopération internationale on doit la toute récente inauguration du CEDRAB, le Centre de documentation et recherches historiques Ahmed Baba”. Nel 1998 la “città dei 333 santi” è stata inserita nella lista dei luoghi considerati dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Ma oggi, 2012, non si parla più di rinascita, bensì di distruzione. ... ( segue )
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Sahara Occidentale, tra Fronte Polisario e Marocco
- Scritto da Associazione Argo
- Categoria: News
- Martedì, 11 Novembre 2025 18:26
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Milano, 12 Novembre 2025
Il Marocco ha recentemente ottenuto una significativa vittoria diplomatica che dovrebbe porre fine ad un contenzioso che da mezzo secolo polarizza la geopolitica del Magheb: il problema del Sahara Occidentale.,
Questo territorio del Maghreb, compreso tra Marocco e Mauritania e confinante a est con l'Algeria, è stato colonia spagnola fin dal 1884. Nel 1934 fu diviso tra "Sahara Spagnolo" ( con una sua amministrazione) e "Marocco Spagnolo" (un protettorato costituito dalla parte a nord del paese e alcune enclavi costiere ) separato dalla zona controllata dai Francesi.
Per cinquant'anni il "Sahara spagnolo", in gran parte desertico, è stato conteso tra il Marocco e il Fronte Polisario che, appoggiato dall' Algeria, ne ha dichiarato l'indipendenza proclamando nel 1976 la Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi.
Attraverso varie vicende (tra cui il riconoscimento della sovranità del Marocco sul Sahara Occidentale da parte degli Stati Uniti di Trump nel 2020, un impegno dell'ONU nel 2007 per una "soluzione definitiva", un referendum appunto mai avvenuto...) finalmente, il 31 Ottobre 2025, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite approva una RISOLUZIONE che, fortemente sostenuta dalla Francia e patrocinata dagli USA, considera valido il piano di autonomia proposto dal Marocco; i voti favorevoli sono undici, tre astenuti (Russia, Cina e Pakistan), nessuno contrario, mentre l'Algeria ha rifiutato di partecipare alla votazione.
L'obiettivo della riunione ONU era in realtà il termine del Mandato (appunto il 31 ottobre) per l'organizzazione di un referendum nel Sahara Occidentale (Minurso), missione creata nel 1991.
CINQUANT'ANNI ? ... era il 16 Ottobre 1975 quando...
(* Attilio Gaudio, “Una vita nel ciclone della storia – Dalla lotta partigiana al Terzo Mondo”- pagg.168-169L’Harmattan Italia srl – 1998 – Torino)
"1.5 LA MARCIA VERDE DEL POPOLO MAROCCHINO
Il 16 ottobre 1975 resterà nella storia del Maghreb contemporaneo una data miliare: il Re del Marocco Hassan II decise di passare il Rubicone per liberare l'ultima parte colonizzata del suo paese, con la genialità di Cesare, ma senza le sue legioni... In un discorso pronunciato a Marrakech, il figlio del grande Mohammed V annunciò l'organizzazione della più straordinaria marcia pacifica del nostro tempo, per scacciare l'invasore.
Il Re era ricorso alla medesima arma che aveva permesso a Gandhi di avere la meglio sull'impero britannico: la non violenza.
Rivolgendosi al suo popolo il Sovrano alauita disse tra l'altro: «Dio ci ha insegnato che la Verità trionfa sempre... Il nostro diritto è stato riconosciuto e la Corte Internazionale di Giustizia ha risposto che il Sahara non è mai stato terra nullius prima dell'occupazione spagnola. Ha riconosciuto quindi l'esistenza di legami giuridici di sovranità tra i Re del Marocco e le popolazioni del Sahara le cui porte ci vengono aperte giuridicamente in quanto esso ci appartiene dalla notte dei tempi. Ora non ci resta che occupare il nostro territorio e raggiungere i nostri fratelli Saharoui. Come fare? Dovremo intraprendere una marcia pacifica da nord, est e ovest verso sud. Questa marcia, cui parteciperanno trecentocnquantamila persone, si svolgerà senza armi, perchè non facciamo guerra alla Spagna... "
Attilio Gaudio nella Biblioteca di Fes
Ma perchè tanto interesse per questo territorio? Lo spiega Attilio Gaudio
"Le dossier du Sahara Occidental", pag.329 -1978 -Nouvelles Editions Latines, 1 - 75006 Paris
BOU-CRAA, DES PHOSPHATES POUR DEUX SIECLES
Les Phosphates de Bou-CRAA, ce n'est pas un mirage. Il suffit de parcourir les 25 kilomètres de route goudronnée menant du centre d' El-Ayoun à la plage pour voir surgir du désert un vaste complexe d'installations thermiques, industrielles et portuaires, et un immense mole d'accostage d'où aboutit le tapis roulant qui transporte le minerai brut extrait de très riches gisements de BOU-Craa, située à 100 km plus à l'est, à 26 degrées environ de latitude nord.
Les réserves de phosphates du Sahara occidental sont maintenant estimées à dix milliards de tonnes, a déclaré M. Tayeb Bencheikh, secrétaire d'Etat marocain pour le développement régional... Il a précisé que des études géologiques on également révélé la présence de scistes bitumeux, ainsi que des minerais de fer, d'uranium et de cobalt...
... Le phosphate du Sahara occidental a été découvert en début de 1962. Le gisement, immense, est long de 76km, lartge de 1 à 15 km, et il couvre 250 km2 environ...
MA QUALI POPOLAZIONI ABITANO IL SAHARA EX-SPAGNOLO? Scrive Attilio Gaudio
"Sud Marocco Sahara Occidentale Nord Mauritania - oasi e casbe da scoprire"- Ed.Polaris, Firenze 1997 /(pag 175 - 176 -177 ...) (pag 141-142 ...)
LE POPOLAZIONI "Il deserto è l'utero del mondo. Il cielo lo feconda con il vento. Noi siamo i figli della sabbia, del vento e delle stelle" (proverbio sahariano)
Eccetto quelli che vivono a Laayoune e a Dakhla (ex Villa Cisneros), gli abitanti del Sahara occidentale sono nomadi; è dunque molto difficiole valutarne il numero, tanto che questi nomqdinon sono mai, nel corso ella loro storia, stati abituati e tener conto delle frontiere.La popolazione è stata valutata , pressappoco, on 100.000 persone, teneneo conto di quelli che conducono la loro vita nomade nei paraggi (Toindouf, Bir Moghrein, l'Adrar, Tarfaya). I padroni storici dekl Rio de Oro e della Seguiet-el-Hamra sono i temibili Reguibat (in numero di circa 20.000, guerrieri selvaggi, indipendenti, spiriti liberi da sempre convinti di essere i sovrani di queste vaste distese. Essi traggono il loro nome da un grande santo del Sahara Ahmed R'Guibi (si dice un R'Guibat, o Reguibat, dei R'Guibi), ma la loro origine risale ai primi anni dekll'Egira e il loro vero antenato sarebbe Moulay Abdeslam Ben Mchich.... Si contano differenti frazioni (o raggruppamenti di tende e di famiglie che hanno l'uso di rimanere negli stessi paraggi: Ouled Moussa, Ouled Chig, Ouled Taleb, Ouled Taalat (...) L
Aspetto geografico - (...) L'immensa distesa desertica del Maghreb occidentale appare particolarmente ingrata: clima torrido, scarsità di piogge, assenza quasi totale di acqua nei letti sagli uidan, assenza di oasi naturali e di buoni pascoli, oltre a un litorale di alte scogliere che rendonoi molto difficile l'approdo.
Verso la fine del Pleistocene, il gradoi di umiditè del Sahara occidentale era di molto superiore all'attuale .. La desertificazione e lpaspetto orografico attuale sono la conseguenza dei gravi movimenti tettonici del Terziario, alla fine dekl quale il Sahara Occidentale presentava kla struttura che conosciamo. Il Sahara Occidentale è stato l'ultimo rifugio dell'uomo di Cro-Magnon che si ritirava di fronte alla nuova epoca glaciale maghrebina abbattutasi sull'Europa occidentale(..)
Come possiamo concludere??? IN SHA ALLAH







Per Alon Barash non c'è dubbio: "Data la differenza tra le dimensioni e la forma di questa vertebra e quelle riscontrate in Georgia riteniamo evidente e senza equivoci la presenza di due ondate migratorie distinte". Da un altro punto di vista, la paleoantropologa Miriam Belmaker (Università di Tulsa) afferma in sintesi: Una delle principali domande rispetto alla diffusione umana fuori dall’Africa sono le condizioni ecologiche. In teoria si discute se gli antichi ominidi, lasciando le foreste africane, avessero preferito un habitat di savana o di bosco umido. La scoperta di due specie diverse a Dmanisi e Ubeida, concorda con un clima diverso: più umido e compatibile con quello mediterraneo vicino al lago, e più secco e boscoso nel Caucaso. Inoltre le due specie hanno prodotto due tipi di utensili di pietra diversi.


La Rift Valley africana ripresa dallo spazio. In tempi geologici sarà il fondo di un mare (http://www.vialattea.net)