Attilio Gaudio
12 luglio 2002 - 12 luglio 2012: TRISTE ANNIVERSARIO
Per ricordare Attilio Gaudio, Argo dà la parola ai suoi amici e colleghi. La prima testimonianza è di Giulio Calegari, paleo-etnologo del Centro Studi Archeologia Africana (Saggi occasionali, Centro Studi Archeologia Africana, Milano 2002-8, stampato il 30 ottobre 2003).
2011/12/15 - Nueva digitalización: Épiques et douces Canaries . La fondazione Orotava di Tenerife ha recentemente realizzato la digitalizzazione di un libro di Gaudio del 1958, pubblicandola sul suo sito (( www.fundacionorotava.org - www.gobiernodecanarias.org/educacion/3/Usrn/fundoro).
Libro de Attilio Gaudio de 1958 sobre la procedencia y las costumbres de los pueblos que habitaban en las islas antes de la conquista española. Asegura Gaudio en el prefacio de su libro que el recorrido por Canarias le permitió conocer vestigios todavía visibles de aquella civilización ya desaparecida. Vivamente interesado por el origen y los modos de vida de los aborígenes que poblaron el archipiélago canario, Attilio Gaudio se decidió, a mediados de siglo XX, a emprender un viaje por cada una de estas islas. Lo hizo acompañado por la señora Esther Peter, a quien Gaudio inmortalizó en una de las más de treinta fotografías que se publicaron en Épiques et douces canaries.
Giugno 2010 - L’Harmattan di Parigi ha pubblicato il libro di antropologia al quale stava lavorando Attilio Gaudio da alcuni anni, e ancora nel luglio 2002. Questa nuova edizione in Francia segue quella del 2004, dal titolo L’odyssée de l’Homme en marche – Voyage anthropologique, che era stata pubblicata dalla FUP-Firenze University Press, nel rispetto degli accordi presi dall'Autore stesso con il dipartimento di antropologia l'Università di Firenze. Il lavoro è stato riveduto e aggiornato da Mila e Velia Gaudio, e dato alle stampe con un nuovo titolo:
CONNAISSANCES ACTUELLES ET METHODES DE RECHERCHE EN ANTHROPOLOGIE - Un voyage sans fin
Come spiegare il legame profondo tra Attilio Gaudio e il deserto? E come lo ha definito?
Metafora della vita, il deserto. Infinito rincorrersi di sabbia, polvere, ciottoli e pietre, oceano di barcane, arcipelago di nude colline, è il regno del vento. Sembra immobile, ma è in continua trasformazione. Metafora della morte, il deserto: il deserto è silenzio.