Esta obra de casi 300 páginas recoge la experiencia de aquel viaje y el conocimiento que el propio Gaudio fue adquiriendo a través de sus muchas lecturas sobre el Archipiélago. Su interés por los guanches le llevó a dedicar gran parte de este libro al análisis de lo que sabía, por las fuentes históricas, sobre la procedencia y las costumbres de los pueblos que habitaban en las islas antes de la conquista española. Asegura Gaudio en el prefacio de su libro que el recorrido por Canarias le permitió conocer vestigios todavía visibles de aquella civilización ya desaparecida...

La Fundación Canaria Orotava de Historia de la Ciencia è un'associazione (senza scopo di lucro) molto interessante e attiva, diretta dal professor Sergio Toledo, con l'obiettivo di divulgare la storia della scienza. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito che illustra le varie iniziative: pubblicazioni, seminari, incontri con studenti della scuola secondaria, contenuti didattici per gli insegnanti, conferenze, musei virtuali, congressi con pubblicazione degli atti. Un breve elenco degli argomenti trattati testimonia l'intenso lavoro, l'entusiasmo e la serietà scientifica dei membri della fondazione: scienza e cultura tra due mondi, Einstein e la scuola, dal flogisto all'ossigeno, origini della geometria analitica, la termodinamica da Galileo a Gibbs, storia della fisiologia, scienza e religione nell'età moderna, scienza e romanticismo, ecologia e paesaggio, e, tra i progetti digitali, Humboldt, Augustin de Betancourt, turismo, scienza e salute, Cabrera Pinto e le Canarie. Uno di questi progetti, intitolato “Turismo y Salud”, è finalizzato tra l'altro alla digitalizzazione e alla pubblicazione su Internet di opere sull'epoca iniziale del turismo nelle Canarie, dal 1840 fino alla guerra civile del 1936. Ed è in questo progetto che è stato inserito il libro di Gaudio “Epiques et douces Canaries” (Julliard, Parigi 1958) che, anche se pubblicato nel dopoguerra, è stato ritenuto interessante e pertinente. (www.fundacionorotava.org/Homepage: Proyectos/Proyecto turismo y salud/Biblioteca digital - http://turismo.fundacionorotava.es/sections/library).

Questo libro rinasce dunque in forma moderna, in compagnia di altre opere del passato e autori come Karl Baedeker, The Mediterranean. Seaports and sea routes (1911); Jean Baptiste Gabriel de Belcastel, Les Îles Canaries et la Vallée d'Orotava au point de vue hygiénique et médical (1861), Annie Brassey, A voyage in the Sunbeam (1879), Cutcliffe Hyne, Banana farming in the Canary Islands (1898), Tomás Zerolo, Orotava-Vilaflor. Estaciones sanitarias de Tenerife. Discurso (1884), Victor Ottmann, Nach dem Pharaonenlande (1908). E' interessante notare che fin dall'Ottocento le Canarie venivano descritte come soggiorno ideale per la salute. A questa prima fase turistica si è affiancato gradualmente un turismo culturale, interessato a costumi, paesaggi, popolazioni, archeologia, con la pubblicazioni di libri ed articoli per descrivere la cultura materiale e spirituale dell'arcipelago.

Copertina del libro digitalizzato - Logo della Fundación Canaria Orotava de Historia de la Ciencia, Santa Cruz de Tenerife, Islas Canarias. España - Libro di Karl Baedeeker: porti e rotte marittime del Mediterraneo

Nella prefazione, Gaudio scrive:

Ho visitato, un pomeriggio d'autunno, una vecchia chiesa genovese. Era nascosta in uno di quei "carruggi", quelle stradine scure e lunghe che hanno conosciuto tutte le glorie e le sconfitte della secolare Repubblica marittima, e che oggi restano il vecchio cuore di "Genova la Superba". Nella piccola sagrestia di Nostra Signora del Carmine, un epitaffio attirò il mio sguardo: E' questi il secundo scopritore - delle Canarie detto del Giovanni - Boccaccio Nicolosus da Recco Jaunensis. Là giaceva dunque quel navigatore dimenticato che, solo e primo tra i nuovi Europei, aveva veleggiato sulla rotta delle Esperidi , e aveva riscoperto, dopo il lungo silenzio del Medioevo, le Isole Fortunate. Il giorno dopo, ero a Firenze e ritrovai in effetti tra i preziosi manoscritti della biblioteca Laurenziana ...

 

 

 

Prima parte: l'epopea guanche - Giovani ragazze dell'isola La Graciosa (a nord di Lanzarote) con il caratteristico cappello di paglia - Villaggio troglodita di Atalaya, Abitante di Atalaya con le sue terrecotte - Orfanatrofio a Santa Cruz di Tenerife, Combattimento di lotta canaria

Seconda parte: viaggio attraverso l'arcipelago - Lanzarote: cratere di uno dei cento vulcani, Scena di vita agricola, Due contadine vanno al mercato di Arrecife per vendere frutta e verdura - Mummia canaria, Ricostruzione di casa honda a Fuerteventura - Galdar, mausoleo necropoli, Galdar, ruderi indigeni

Terza parte: da dove vengono i Guanches? - Calco di copricapo femminile, Idolo femminile (dea madre) e statuette votive in terracotta - Diadema di giunco intrecciato con cerchietti d'osso e madreperla, Pintaderas per tatuaggi, Antico piatto e stoviglie di legno, Tradizionali intrecci di vimini - Rilievi vulcanici della Cumbre, Gran Canaria

L'arcipelago - Incisioni rupestri del Barranco de Balos (Gran Canaria) - Retro della copertina di Epiques et douces Canaries